Seminari itineranti nei luoghi di potere e sui percorsi sacri della Madre Terra
L'esperienza dei pellegrinaggi coscienti lungo percorsi sacri e luoghi di potere e tradizione del nostro Pianeta, costituiscono un valido strumento per raggiungere un'armonica relazione tra la specie umana e la Terra in cui essa abita. Questo particolare "andare", che coinvolge l'anima del viaggiatore, offre, a chi lo intraprende, la possibilità di conoscere i depositari delle antiche tradizioni e i guardiani del Tempo e della Leggenda. Entrando in contatto con la linfa energetica che percorre le vene della Terra, l'essere umano si cura, espandendo il proprio livello di coscienza, e cura Madre Terra celebrando la bellezza dei suoi siti magici. Noi siamo "chakaruna", termine indigeno che descrive la "persona ponte" tra le culture e le tradizioni. Ogni anno selezioniamo e proponiamo alcuni percorsi sacri scelti tra i luoghi di energia del Pianeta in momenti significativi del calendario e in corrispondenza a eventi e cerimonie, a contatto diretto con le popolazioni indigene e le loro conoscenze. Ogni viaggio è unico e in qualche maniera irripetibile così come unico e irripetibile è ogni momento della nostra vita e la magia delle sue esperienze.
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CAMMINI DI CRESCITA Alessandra Comneno
"Tempi di andare, tempi di cercare risposte, quelle risposte che nel
luogo dove quotidianamente viviamo ci succede di non incontrare…. Quante
volte accade come per miracolo che al camminare luoghi sconosciuti,
all'osservare stili di vita differenti, si venga magicamente sorpresi da
come tutto il nostro proprio vissuto assuma un'identità diversa! Al
semplice allontanarci dall'ambiente e dall'energia che ci circonda
quotidianamente tutto appare più appropriato, più chiaro,
ridimensionato. Sagge risposte nascono nel nostro cuore per
restituirci una sana prospettiva della vita e questo ci rafforza nei
momenti di scelta, in tempi di inquietudine, incertezze o sofferenza. Questo è il miracolo del viaggio. "Parto",
ritorno me stessa, non più collocata nell'immagine che occupo giorno
dopo giorno, in casa, tra gli amici, nel lavoro; "parto" davanti ho il
Mondo che mi restituisce la mia reale dimensione, quella di una cellula
che vive in un grande corpo e tesse pensieri, esperienze, incontri, crea
azioni e provoca reazioni…"parto" e scopro ogni volta lo strappo di
quello che mi lascio alle spalle, anche se per pochi giorni, la radice
si allenta e vengo trasportata, come una foglia.. "parto" e non ho più
sotto controllo il tempo, fluisco come l'acqua verso dove desidero
andare, so che molte sono le cose che non posso prevedere, inquietudine e
curiosità si mescolano nell'imprevedibile gioco della vita; "parto" e
l'entusiasmo dell'avventura anima il mio cuore e apre le porte al sogno. Questo
avviene ogni volta che ci accingiamo a preparare lo zaino, la valigia o
solo la ventiquattr'ore…forse non ce lo ricordiamo ogni volta, ma la
nostra mente lo elabora, lo assume, lo sa. E il viaggio diventa
"cammino di crescita" perché nell'attivare questi stati d'animo
coscientemente, stiamo ricordandoci che siamo viaggiatori su questa
Terra e in questo tratto di tempo in cui siamo chiamati a vivere. Non
è facile riconoscerlo, perché l'illusione della materia ci intrappola,
ci invita a credere nell'immortalità, ci mette in relazione con ciò che
abbiamo piuttosto che con ciò che siamo, e quel che possediamo a volte
appare perenne… Immagina la strana sensazione quando, al ritorno da
un viaggio, hai la sorpresa di trovare tutto uguale a come lo hai
lasciato.. viaggiando il tempo sembra quadruplicarsi, accadono tante
cose, incontri, esperienze, e un certo sentimento di ricchezza interiore
ti invade. .. . Eppure, in ogni momento della nostra esistenza stiamo viaggiando... E'
lo stile di vita che viviamo che ci permette di possedere il tempo o d
esserne posseduti, di stare vivendo il tempo, o di esserne vissuti. E'
nella consapevolezza di risvegliare la curiosità verso la vita che
l'essere umano ha in mano le chiavi del viaggio nel tempo e nello
spazio.. solo così è creatore del suo tempo, artista e navigatore dei
suoi sogni. Solo coloro i quali sanno offrirsi alla vita con il cuore
del viaggiatore possono comprendere la ricchezza sia del pellegrinaggio
sulle rotte sacre, sia del viaggio spirituale, fino ad arrivare per
estremo al viaggio sciamanico, il viaggio al di là di una realtà
ordinaria. Questo particolare andare che coinvolge l'anima e lo
spirito, è una opportunità di crescita, terapeutica e generosa che
offre, oltre alla possibilità di conoscere, la possibilità di entrare in
stretta sintonia con la linfa energetica che percorre le vene della
Terra, contattando il respiro di ogni luogo per condividerne il ritmo. Aprire
gli occhi e il cuore davanti al Tempio delle Inscrizioni di Palenque,
nel Chiapas Messicano, sostare in silenzio tra i menhir della
Cornovaglia o aspettare l'alba a Stonehenge o a MachuPichu , può
attivare una profonda apertura di coscienza, fino a portarci a captarne
la sottile vibrazione energetica sotto la pelle. Questi luoghi
denominati luoghi sacri o luoghi di potere, luoghi di cura e tradizione,
rappresentano centri energetici di altissima frequenza. E' stata la
stessa energia umana, nel tempo, onorando la Madre Terra, a risvegliare
gli spiriti della natura che abitano questi luoghi, energie sottili che
tuttora tessono filamenti di consapevolezza e guarigione tra l'aura
della Pachamana, la Terra, e la nostra aura. Quando l'essere umano si
arrenderà alla sua condizione di appartenenza al cosmo, comprenderà che
non c'è separazione tra ciò che è, ciò che è stato e sarà, e forse
finalmente scoprirà che l'incarnazione sulla Terra gli propone
esclusivamente lo stato di impermanenza, l'eterno viaggio che la vita
stessa, il nostro stesso Pianeta è chiamato a realizzare. E' un invito a viaggiare come se non aveste mai smesso di farlo.."
"Rivolgiamo un pensiero a tutti coloro che, secolo dopo secolo,
presero il bastone da pellegrino, fosse esso pagano o cristiano, e si
misero in marcia lungo strade dissestate, attraverso fiumi difficilmente
guadabili e foreste infestate da branchi di lupi, attraverso paludi di
sabbie mobili in cui il morso della biscia d'acqua avvelenava; esposti
alla pioggia, alla tempesta, alla grandine, colpiti dal sole o
intirizziti dal gelo, con un panno alzato sul capo come unico riparo per
la notte, e tutto questo dopo aver abbandonato casa e famiglia senza
alcuna certezza di rivederle, per recarsi, una volta almeno nella vita,
in un luogo in cui dimorava la divinità."
Louis Charpenter da "The mysteries of Chartres Cathedral"
Antonio Velasco Pina, nella nobile e leale Città del Messico il 2 aprile 2000
"Da tempi immemorabili gli esseri umani scoprirono che il transitare
per determinati percorsi causava una profonda trasformazione interiore
nel cuore di chi lo faceva coscientemente. Questa mobilitazione umana
attraverso certe rotte ubbidisce alle stesse cause che spingono varie
specie ad effettuare periodicamente lunghe traversate. Si possono
citare numerosi esempi, basta ricordare il caso della Farfalla Monarca
che annualmente vola dal Canada per raggiungere i boschi di Michoacan,
in Messico. Farfalle ed esseri umani percorrono ciclicamente
determinati percorsi perché il transitare lungo i circuiti energetici
del Pianeta Terra, che è un organismo vivo, produce speciali benefici.
Ecco la ragione di fondo che spiega i pellegrinaggi dai tempi dei tempi. Così
possiamo affermare, in base a una confermata e millenaria esperienza,
che gli esseri umani praticano da sempre un valido lavoro che consiste
nel percorrere quelle rotte della Terra riconosciute come sacre. Da
queste rotte emerge un'energia propiziatoria per ampliamenti di
coscienza che permette, in una certa forma, di avvicinarsi ai grandi
Misteri, quelli che trascendono la nostra razionale comprensione. Approfittando
della millenaria abitudine di effettuare pellegrinaggi lungo
determinate rotte, possiamo approfondire quelle conoscenze che
permettono di ottenere i migliori risultati. E' di fondamentale
importanza ricordare che i benefici personali che si raggiungeranno
saranno sempre proporzionali al grado di coscienza e attenzione che
vivremo durante tutto il percorso. Se il nostro vagabondare per le
rotte sacre sarà distratto, senza riuscire a superare il nostro ego e le
emozioni negative, non potremo riceverne beneficio per il solo fatto di
calpestare terreno sacro. Viceversa, se durante il percorso si mantiene
l'attenzione su ciò che si sta facendo, tentando di svuotarsi di se
stessi per riempirsi con la energia propria della rotta, si produrrà, in
personale misura, un ampliamento di coscienza. Un altro importante
insegnamento si riferisce al tipo di energia che circola lungo una
determinata rotta, e agli elementi che possiamo utilizzare per
classificarla. Le energie più comuni che circolano per la Terra
possono essere classificate in "maschili o femminili". Per conoscere in
che tipo di energia ci troviamo osserveremo i segnali e le tradizioni
del luogo. Se la rotta conduce a un santuario o ad un luogo dove si
venera un essere di carattere femminile (dea, vergine o santa), si
tratta ovviamente di una rotta o di una energia che possiamo
classificare femminile. Se per la rotta transitano pellegrini che si
dirigono a un luogo o santuario dove si venera un essere maschile (Dio,
Cristo o santo) sarà un'energia o una rotta maschile. Esistono anche
rotte in cui questa dualità viene trascesa, in questo caso il punto di
arrivo e di partenza sono di natura diversa, ossia, si parte da un luogo
di carattere maschile per arrivare a un altro di indole femminile o
viceversa. La conoscenza del tipo di rotta sulla quale si sta
transitando è fondamentale per realizzare un adeguato percorso . Se la
rotta è femminile il termine che definisce meglio la condotta da seguire
è la parola "devozione", ciò implica l'adottare una attitudine passiva e
ricettiva, simile a quella delle persone che pregano o meditano con la
intenzione di raggiungere un aiuto o una grazia. Se la rotta è maschile,
la condotta migliore da seguire si riveste del concetto di
"marzialità"; si assumerà uno stato d'animo attivo, simile a quello dei
soldati che marciano o dei guerrieri che partecipano a un combattimento,
senza che questo implichi sentimenti di aggressività verso ciò che sia
intorno.. Benché la forma tradizionale, logica e più conveniente per
effettuare i percorsi delle rotte sacre sia camminando, poiché il ritmo
dei nostri passi possiede una sincronizzazione naturale con i ritmi
cosmici, è possibile transitare a cavallo o su un veicolo, ciò che resta
fondamentale come ho già detto, è lo stato di coscienza in cui si
realizza il percorso. In ogni caso ritengo conveniente seguire le
tradizioni locali sulla forma e i termini secondo i quali realizzare il
pellegrinaggio, i canti, i luoghi dove è importante soffermarsi, i
rituali da praticare, eccetera. Le precedenti considerazioni si
riferiscono al camminare lungo rotte sacre in forma individuale o in
piccoli gruppi di persone, in qualsiasi parte del mondo dove esistano
chiaramente segnalate le rotte (il cammino per Santiago de Compostela,
in Spagna, è un tipico esempio). Esistono casi diversi, come quelli dei
grandi pellegrinaggi realizzati da popoli interi nel tempo, negli anni. Questi
pellegrinaggi hanno l'intento di trasformare la coscienza stessa del
pianeta e sempre hanno avuto conseguenze storiche. Ricordiamo il
pellegrinaggio che effettuarono gli Aztechi, o quello realizzato dagli
Ebrei. Imparare la forma con cui è opportuno effettuare un "cammino"
lungo una rotta sacra non è qualcosa che si può realizzare attraverso
una lettura; è necessaria la propria personale partecipazione
all'esperienza. All'inizio del millennio in cui ci troviamo, in cui è
evidente che si è conclusa un'era per dare inizio a un nuovo ciclo
storico, l'esperienza dei pellegrinaggi coscienti lungo rotte sacre
costituirà un valido strumento per raggiungere un'armonica relazione tra
la specie umana e il pianeta in cui essa abita."